Gillian Flynn, L’amore bugiardo, Rizzoli
Nel giorno del quinto anniversario di matrimonio Amy scompare dalla casa coniugale lasciando dietro di sé le tracce di una colluttazione ed una serie di indizi contraddittori che sembrano incriminare il marito Nick Dunne.
Protagonista di questo thriller psicologico dall’impianto investigativo marginale è la coppia in una spirale psicotica di bugie, segreti e vendette.
Chi siano -o chi vogliano farci credere di essere- i due protagonisti lo si scopre attraverso i loro racconti alternati: Nick marito disattento e superficiale, che si esprime con un linguaggio piuttosto sbrigativo, inanellando sensi di colpa e sentimenti di inadeguatezza ed Amy, che attraverso un diario antecedente al giorno della scomparsa, ripercorre la loro favola matrimoniale con un eloquio dall’entusiasmo adolescenziale, che coglie inizialmente di sorpresa.
Il racconto è diviso in tre parti, e solo dalla seconda in poi il lettore smette di essere vittima delle bugie delle voci narranti che piano piano abbassano le maschere e svelano i retroscena di una relazione fondata sulla finzione e sulla patologia.
Una guerra dei Roses combattuta mediaticamente, una manipolazione sottile che trae forza proprio dalla conoscenza reciproca e dalle esperienze condivise.
Scorrevole e commerciale, la lettura dopo qualche decina di pagine si fa coinvolgente e, sia pure non magistrale sul piano letterario, avvince per i tre quarti ripiegando miseramente in un finale che delude sul piano narrativo e non convince su quello psicologico.
Curiosamente così non è per quanto riguarda la versione cinematografica che si è rivelata in tutto e per tutto superiore.
La sceneggiatura, a cura della stessa Flynn, non si discosta affatto dal romanzo ma l’abilità registica di Fincher ne ha fatto una storia credibile e ben costruita.
A dimostrazione che non basta una buona idea per realizzare un buon prodotto.
La settima arte in questo caso vince a mani basse.
Qui una bella recensione del film.
Viv
Ecco, ho sentito parlare del film che mi attirava ma non del libro, direi che mi confermi che merita la visione.
Peccato per il finale del romanzo, pare rovinare quei tre quarti di narrazione ben riuscita, il finale è importante anche più dell’incipit e dovrebbe dare compiutezza alla trama se manca questo si resta delusi.
ll film però voglio vederlo!
Bacioni cara, buona serata!
Il finale è lo stesso ma il modo di raccontarlo fa sì che in un caso sia svuotato delle attese e nell’altro l’unico finale possibile e verosimile… Magia del talento 😉
Eh già!
A volte succede. Se non sbaglio King ebbe a dire che in L’ultima eclissi c’era uno spezzone che avrebbe voluto scrivere nel libro da cui è tratto
Interessante condiderazione 😉 Qui il problema secondo me non è tanto in un’idea quando il modo di raccontarla. Pur essendo arrivata al cinema con un’impressione parzialmente negativa, quanto al finale, sono stata piacevolmente sorpresa dalla credibilità del tutto.
Ho scaricato l amore bugiardo ma poi non l ho letto, dopo la tua recensione mi sa che non lo leggo!!! Tanti tanti auguri !!!
È un romanzo scorrevole che non è affatto spiacevole da leggere, anzi se ti piace il genere è un gradevole passatempo. Messo a confronto col film soccombe. Bacioni e auguri!
Se lo dici tu ci credo. In genere, però, la versione cinematografica di un romanzo è, per mille ragioni, inferiore al testo scritto. Evidentemente, partendo da un libro modesto un bravo regista può riuscire a compiere il miracolo…
Di nuovo Buone Feste.
Nicola
Stante che l’idea è buona, Fincher come regista è migliore della Flynn scrittrice. Mi è capitato poche volte, mai quando il romanzo è un capolavoro. Buon Natale a te e famiglia!
Il genere non è decisamente il mio genere; ma le storie giocate su voci narranti e punti di vista differenti tecnicamente mi piacciono molto.
Il fatto che il film sia un buon prodotto rispetto al libro da cui nasce è anche la dimostrazione che il rapporto libro-film non si esaurisce in uno sterile confronto tra i due, che sono invece testi diversi creati da autori diversi (quando lo capiranno i miei alunni? Mah…).
Ciao Viv, ti faccio tantissimi auguri di lietissime feste.
Un abbraccio 🙂
Infatti non sono sovrapponibili e devono per loro natura conservare un’autonomia l’uno rispetto all’altro. Un augurio anche a te e tutta la tua famiglia! Bacioni 🙂
Il libro mi manca, ma il film l’ho visto e l’ho trovato entusiasmante, forse il migliore dell’anno.
Infatti, da consigliare in queste festività di tristi cinepanettoni.
diavolo…viene comunque voglia di leggere e vedere
Succede sempre anche a me…la curiosità prevale 😉
Ps. Auguri!
uh! Auguri. Scommetto che da te si festeggia con il panettone
Ehm… per la verità non proprio, il panettone piace solo al marito, le femmine scansano canditi e uvette 🙂
Sempre accuratissime le tue recensioni! Grazie! Io sto leggendo un libercolo italiano scaricato in offerta… niente di trascendentale. .. hai notizie sull’ultimo libro, appena uscito, di Grisham? Lui non è sempre allo stesso livello e certi libri skno veri e propri flop, mentre altri sono molto belli. Tanti cari auguri (leggermente in ritardo ma sinceri)!
È da un po’ che non leggo Grisham, se ti capita sotto mano qualcosa di carino segnala 🙂 io ti ho lasciato i miei auguri su fb ma mi fa piacere rifarteli!