Una delle sfide che periodicamente mi ritrovo ad affrontare è l’utilizzo di materiali che, ormai lontani dal mio orizzonte creativo, occupano spazio in modo, per così dire, abusivo.
Si tratta per lo più di avanzi legittimi di sperimentazioni passate, di acquisti di impulso o di eredità preziose che non si sa mai mi tornino utili.
Visto quel che si diceva di recente non è poi così sorprendente che gli armadi della mia stanza delle meraviglie trabocchino letteralmente della qualunque.
Ciclicamente, dunque, mi passano per le mani materiali che utilizzavo anni fa ma che ora non mi rispecchiano più e oggi hanno trovato la loro collocazione nel mondo queste perle – in plastica sì, ma di ottima fattura- che acquistavo per le collane in corda e queste conchiglie per bigiotteria di cui mi ero innamorata senza un perché un fantastiliardo di secoli fa.
Diciamocelo, se lavorare con materiali pensati e acquistati ad hoc per un progetto specifico è indubbiamente la soluzione più lineare, vuoi mettere la soddisfazione del decluttering creativo?
Viv