Oggi parliamo di neo mamme e di come cambiano le consuetudini legate all’attesa del bebè.
A spanne direi che il primo baby shower di cui ho memoria aveva a che fare con Rory Gilmour e la nascita della sua sorellastra. E ho detto tutto.
Da allora, insieme alle damigelle coordinate in nuvole di chiffon pastello e agli irrinunciabili wedding planner, abbiamo importato dai paesi anglosassoni anche la moda del baby shower, ovvero la festa che viene organizzata qualche settimana prima del termine di gestazione per festeggiare mamma e bambino.
Superfluo aggiungere che ai miei tempi -che triste locuzione- non si usava affatto al pari dell’addio al nubilato, altro festeggiamento al femminile che ultimamente si declina in forme sempre più impegnative che vanno dalla serata conviviale al viaggio con le damigelle. Dei terribili “festini delle ultime chance”, quelli con gli spogliarellisti per capirci, spero si siano perse le tracce nei bassifondi della giornata della donna.
Tornando a noi, questa trousse è un classico regalo da baby shower: una borsina da passeggio in cui trova posto il necessaire per il cambio del bebè.
L’idea è di semplificare gli spostamenti giornalieri avendo tutto sotto mano.

In rete ne esistono innumerevoli versioni, alcune con tutorial alcune senza ma le misure degli spazi interni solitamente si equivalgono. Io mi sono appoggiata a questo tutorial e in corso d’opera ho fatto dei piccoli aggiustamenti, sostanzialmente nella misura dell’oblò e nella chiusura.
Ecco la mia trousse: tasca con oblò per la confezione di salviettine umidificate, tasca laterale opposta in cui sistemare un paio di pannolini e uno spazio con cerniera per la crema per gli arrossamenti, varie ed eventuali.

Ho utilizzato un piquet di cotone abbinato ad un cotone liscio a pois, delicato ma non lezioso.

Come annotazione generale, tenete conto che la realizzazione dell’oblò “ruba” sempre un pelino di tessuto perciò é preferibile abbondare nel taglio dei due pannelli e rifilare alla fine riportando la tasca a misura.

Viv