Gli addobbi dell’infanzia

Giorni fa, spulciando in una scatola di addobbi provenienti dalla casa della mia infanzia, sono usciti due minuscoli angioletti di plastica bianca: due, tre centimetri al massimo, con le braccia aperte come due piccoli Gesù nella mangiatoia.
In due fanno tre ali perché una si è rotta chissà come e chissà quando.
La particolarità di questi angioletti, motivo per cui all’epoca li amavo di quell’amore entusiasticamente privo di buon gusto che accomuna i bambini, è che al buio si illuminavano come lucciole verdognole. Ricordo che li racchiudevo nelle mani a conca per attivare quella mite fluorescenza e immediatamente mi sono ritrovata a fare la stessa cosa sorridendo a quei teneri lumini verdi e paffuti.

Ci son cose che son talmente brutte che fanno il giro e diventano belle, gli addobbi dell’infanzia non fanno eccezione.
Benedette le scatole superstiti dove riposano le decorazioni di famiglia!

In foto un angolino di casa con una delle palline ricamate negli anni scorsi.

Viv

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9 pensieri riguardo “Gli addobbi dell’infanzia

  1. Questa sezione del blog che chiamerei nostalgia dell’infanzia mi piace un sacco, mi conosci e lo sai, ora però vorrei vedere gli angioletti, questa cosa che si illuminano al buio è una di quelle meraviglie che fanno felici i bambini! Baci cara, buona giornata.

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