Per chi è stato bambino negli anni Settanta le righe sono un argomento da maneggiare con cautela.
Molti di noi non si sono ancora del tutto ripresi dal ricordo di quei maglioncini attillati rigorosamente a costine e dopo qualche decennio continuano ad evitare con imbarazzo qualsiasi capo riproduca righe a casaccio.
Detto questo, se riga deve essere, proviamo a darle un senso con un pizzico di sana asimmetria.
Berretto da uomo a coste in stile “pescatore”, in due versioni.
Viv
Hai ragione Viv! Ricordo ancora certi ingorghi psichedelici fatti per smaltire gli avanzi di lana! Poveri bambini traumatizzati 😂 anche io quando lavoro a righe sono asimmetrica, mi piace molto di più.
Io avevo la fortuna di avere una nonna bravissima e con un grande estro ma la regola era lo smaltimento selvaggio, senza prigionieri. 😉 buona giornata e viva le asimmetrie che casuali non sono mai!
Bellissimi i tuoi cappellini e l’idee delle righe di diverso spessore mi piace moltissimo!
Un bacione cara, buona giornata.
Le righe simmetriche sono pericolosissime 😉 specie su due colori… baci cara!
Sempre brava e originale, buone feste!
Anche a te! Grazie 😊
Righe ben distribuite, armoniose, tono su tono. Niente a che fare con quelle di allora 🙂
Il nostro incubo! Unitamente al fatto che i capi erano così attillati da farci sembrare tutti degli insaccati a righe. #maipiù
😂
Belli i berretti anche nella versione a righe; negli anni ’70 ero giovanissima e magra ma non amavo molto le righe orizzontali perchè “ingrassavano”!
Credo non le amasse nessuno 😂😂
A me le righe non stanno proprio bene! 😂😂 ma questi cappellini sono carinissimi!
Mi fa piacere che in questo caso le righe siano promosse 😊
😜😜😜 certo! Magari non su una maglietta sennò sembro una barca! Ahahahah
A me le righe piacciono molto 🙂
Per fortuna, perché ne sto facendo altri 😂