Ci sono amiche virtuali che seguono il blog da tanto, tantissimo tempo e mi sono diventate care per la loro discrezione, l’entusiasmo con cui accolgono ogni progetto, i loro commenti pieni di calore. Una di queste è Ines.
E se Ines mi scrive che il portasacchetti potrebbe essere un regalo perfetto per la prossima Pasqua, come posso negarle il tutorial?
La versione che propongo oggi è quella più semplice e veloce in assoluto, senza fodera, adatta a tessuti sostenuti e compatti meglio se di quelli in cui diritto e rovescio sono indistinguibili.
Ovviamente è possibile utilizzare anche tessuti più leggeri ma, se non vogliamo un effetto finale troppo floscio, bisognerà dar loro consistenza con una leggera imbottitura o per lo meno con una fodera interna.
Materiale:
– un quadrato di tessuto cm 45 x cm 45.
– una striscia di tessuto cm 45 x cm 6
– cm 16 di elastico
– un bottone, un citrullo o altra decorazione.
– velcro
Per il manico: piegare la striscia a metà nel senso della lunghezza e stirare (foto 1). Piegare ciascuna metà verso la linea di centro (foto 2) e ripiegare a libro (foto 3). Cucire lungo entrambi i bordi (foto 4).
Per il sacchetto: piegare a metà il tessuto, diritto contro diritto, cucire lungo un lato a formare un tubolare e stirare la cucitura aperta rifinendo entrambi i lati con uno zig zag (foto 5); nel mio caso uno era la cimosa e non sfilava.
Lasciando il lavoro sul rovescio, ripiegare due volte il fondo verso l’interno per creare il passaggio dell’elastico. In questa fase controllate che l’elastico passi dal canale che avete creato (foto 6).
Cucite a filo senza completare il giro, occorre infatti lasciare un’apertura di qualche centimetro per permettere l’inserimento dell’elastico.
Inserite l’elastico aiutandovi con una spilla da balia facendo attenzione a mantenerlo piatto e a non far sparire all’interno l’estremità libera (foto 7). Unite ad anello l’elastico con punti fermi (foto 8). Chiudete l’apertura Tendendo l’elastico mentre cucite.
Per l’apertura superiore del sacchetto: sempre sul rovescio del sacchetto, ripiegate due volte per creare l’orlo e stirate.
Considerando che la cucitura cade sul retro del sacchetto, misurate dalla cucitura centrale uno spazio di 4 cm per parte (foto 9) e inserite il manico sotto l’orlo facendo attenzione a non avvitarlo (foto 10). Fissate con uno spillo e cucite. Ripiegate verso l’alto il manico fissatelo ortogonalmente con uno spillo e cucite nuovamente (foto 11).
Posizionate il velcro sul rovescio del sacchetto sotto l’orlo e sopra la cucitura centrale. Fissate il corrispettivo sempre sul rovescio del sacchetto sul lato frontale (foto 12).
Io ho scelto dei bottoncini in velcro che si fissano direttamente con il ferro da stiro ma potete mettere qualche punto a mano se lo preferite.
Rivoltate il sacchetto al diritto.
Sulla parte frontale in corrispondenza del velcro fissate a mano un bottone, un citrullo o altra decorazione.
Viv
NB: Per realizzare un tutorial occorrono tempo e pazienza. Se utilizzi questo tutorial metti il link al mio blog in segno di apprezzamento per il mio lavoro.
Grazie
Che lavoro, Viv. Tempo, pazienza e precisione, tu sei bravissima!
E sono certa che la tua amica apprezzerà questo tutorial, un regalo prezioso.
Bacioni cara, buona domenica!
Questi portasacchetti sono davvero facili e l’idea del regalino pasquale è perfetta, magari riempiti con un bel sacchetto di ovetti di cioccolata! 🙂
Io credo che tu impieghi più tempo a realizzare il tutorial che l’oggetto 😉 Elegantissimo, come sempre. Io ho una bambola acquistata attraverso la rivista “Gli introvabili” (che mia suocera adora). Potresti realizzarne una anche tu e sarebbe bellissima 🙂
Bella anche la foto della macchina da cucire che va…
Buona domenica 🙂
Allora aspetto la foto della bambola 😉 mi hai incuriosita… Buona domenica!
Di sicuro ne avrai viste di simili in giro, magari in Provenza. Sono bambole di pezza con un bel cappello di paglia e un’ampia gonna che fa da portasacchetti.
Grazie!!! Sono emozionata per questa dedica e per la tua sensibilità, hai colto con generosità la mia richiesta e ne sono felice.
Mi metterò subito all’ opera, seguirò il tuo passo passo e spero realizzarlo in breve tempo, magari per Pasqua.
Grazie ancora, un abbraccio.
Cara Ines, le persone come te parlano sottovoce ma proprio per questo mi ha fatto piacere rendere omaggio alla tua gentilezza di sempre. Aspetto le foto dei tuoi lavori: hai proprio ragione, per Pasqua o per Natale è un’idea regalo perfetta 🙂
Un abbraccio!
Si,lo realizzero’ per Pasqua e metterò dentro ovetti di cioccolata, così i miei amici e la mia famiglia faranno festa alla tua creazione, grazie!
😀
Il porta sacchetti è cosa utile e in questa caso anche bellissimo. Il secondo bottone è lil mio preferito, ma sono tutti belli.
Ero molto indecisa anche io 🙂 buona domenica!
Questi portasacchetti fanno parte di quelle cose utilissime da avere in casa, ottima idea creare un tutorial! 🙂 Un bacione e buon lunedì 🙂
I tutorial sono la vera risorsa delle creative dei nostri giorni. A volte mi domando come facessero le nostre nonne quando avevano bisogno di informazioni su un certo punto della maglia o su tecniche di cucito. Noi siamo delle privilegiate 🙂
E’ bellissimo e strautile: ce l’ho appeso in cucina e senza di esso avrei una gran confusione di sacchetti e sacchettini vagabondi… però io ho pure il sacco portapane, per quello raffermo che così si asciuga bene prima di grattugiarlo…potresti realizzarne uno perché sei bravissima!
Un bacio 🙂
Giusto! Ne ho visti di analoghi anche per conservare, patate, cipolle e aglio… Che dici, funzionerebbe? Ps. Il tuo sacchetto per il pane ha l’elastico sul fondo o una coulisse tipo zaino?
Bacioni!
Il mio sacchetto per il pane è proprio un sacco, chiuso sul fondo (sennò sarei inondata di briciole) e con un gancio per appenderlo alla parete: l’imboccatura è (era 🙂 ) chiusa da un elastico…buon lavoro!!! 🙂
Grande Viv! Bravissima in questo tutorial. Quasi quasi tiro fuori la macchina da cucire.
Fallo, dai! 🙂
Poi potremmo anche incontrarci essendo della stessa città 😘. Buona giornata
È vero, sono di Milano anche io e anche se da qualche anno abito a Monza siamo comunque molto vicine 🙂