Pierre Lemaitre, Irène, Mondadori
Pierre Lemaitre, Alex, Mondadori
Di Pierre Lemaitre ho già detto bene qui. Gli ultimi due romanzi letti -precedenti a “Lavoro a mano armata”- lo confermano a pieni voti, ed essendo parte di una trilogia ho chiuso l’ultima pagina assaporando già il piacere del terzo volume.
Parto da “Irène” con cui si apre il trittico e quanto ad “Alex” vi rimando alla recensione di Polimena a cui devo il piacere di queste letture.
Protagonista è comandante di polizia Camille Verhœven, uomo ordinario nel senso più rassicurante del termine, a partire da una statura di gran lunga inferiore alla media che tuttavia indossa appena con un filo di impaccio, come chi è abituato a leggere l’imbarazzo negli sguardi altrui. Verhœven scombina da subito il clichè un po’ trito del commissario stropicciato dal passato sentimentale tormentato per dare spazio a un personaggio a tutto tondo che si inserisce nella vicenda come un primo attore. Piace per quell’aria da uomo comune, innamorato della moglie, intenerito dall’attesa del primo figlio, che tra le quattro mura sotto lo sguardo amorevole di Irène, dimentica il suo metro e quarantacinque e la febbrile frustrazione dei crimini insoluti. Sul lavoro è un professionista che non si risparmia, deciso, con un pizzico di sana spregiudicatezza nei confronti della gerarchia, empatico con i colleghi della squadra che opera con lui.
Il romanzo parte con una serie di efferati delitti ma dove vada a parare sarà meglio lo scopriate da voi. Del thriller ha la suspance, del poliziesco le indagini serrate. Non ci vengono risparmiate neppure le descrizioni, talvolta fin troppo didascaliche, degli orrori che l’aguzzino infligge alle sue vittime, omaggi ad alcuni grandi autori di genere inseriti nell’intreccio come piccoli camei letterari.
Come sempre, e in questo caso più che mai, è imperativo tacere l’elemento fondante di questo intreccio. Basti dire che Lemaitre gioca con il lettore costruendo per lui come per i suoi stessi personaggi una vera e propria trappola narrativa e d’un tratto abbatte, per così dire, la quarta parete stravolgendo il punto di vista di entrambi. Del resto, la non convenzionalità è il tratto più personale di questo autore, insieme all’abilità di creare personaggi dettagliati, vividi anche quando si tratta di figure di contorno.
Il terzo volume si intitola “Camille” ed è già stato pubblicato in versione italiana sempre da Mondadori.
Viv
Wow Viviana, io Irene non l’ho ancora letto ma lo farò presto. Sono contenta ti sia piaciuto!
Alex ha una struttura narrativa più canonica, Irène molto meno. Peccato davvero che tu lo legga per secondo perché sai già alcune cose, ma il vero colpo di scena non è quello 😉
quando finisco il mio libro per la challenge russa #libroManBooker me lo leggo senza dubbio.
Una recensione molto accattivante, soprattutto per come viene delineato il protagonista, una figura che va al di là degli stereotipi e che quindi sembra avere ottima credibilità, la trama che giustamente non esponi pare presentare ciò che desiderano trovare gli amanti del genere.
Farei una menzione speciale per entrambe le copertine, molto glamour e contemporanee… in libreria attirano sicuramente lo sguardo!
Un bacione cara, buona domenica a te.
Accattivante per la scrittura, molto pulita e veloce, e soprattutto per la costruzione e l’ingranaggio che ci sta dietro: un trucco ben riuscito per confondere le idee al lettore senza perdere coerenza. Buona domenica! 🙂
L’ha ribloggato su creativitàpuntozero.
E anche questi dovrò assolutamente leggerli!
Nell’attesa uso la tua recensione.
❤
My pleasure 🙂
“Lavoro a mano armata” ce l’ho in lista d’attesa, ma a questo punto, sufficientemente incuriosita, lo metto tra i primi posti in attesa di leggere anche questo che hai proposto.
Un bacio!
Sono molto diversi ma Lemaitre si muove bene sia nel romanzo a sfondo sociologico che nel poliziesco. Buona lettura 🙂
Mi lascio sempre convincere dalle buone serie di gialli
Ogni tanto casco su qualcosa che mi convince più di altri e Lemaitre merita almeno un tentativo di lettura. Poi de gustibus…
Bene, ecco una recensione positiva. Era da un pezzo che non ne leggevo qui da te. Dunque vale la pena segnarsi il nome di questo scrittore per eventuali acquisti.
Grazie.
Nicola
Hai ragione, ho iniziato il nuovo anno con delle belle letture ma certamente questi sono stati i più coinvolgenti…
Se ti è piaciuto ” Alex ” ( L’ho letto già due volte), ti piacerà sicuramente sempre di Lemaitre ,” L’abito da sposo ” Un intenso racconto che tratta del problema dello stalker, ma con un finale strabiliante quanto quello di Alex.
Grazie per il suggerimento. Metto in nota con precedenza 🙂