John Williams, Stoner, Fazi Editore
“Stoner” è l’esempio di come la letteratura possa elevare l’ordinario a straordinario, di quanto la qualità della scrittura prevalga di fatto rispetto all’originalità dei contenuti.
In questo romanzo l’abilità dell’autore è direttamente proporzionale alla semplicità di una trama dalla banalità toccante, riassunta in un incipit di mezza paginetta.
La vita di William Stoner -professore di letteratura inglese in una Università del Missouri- è un’esistenza che si muove tra sfumature di grigio, in cui ciascuno ritrova gli echi dei propri sogni infranti e la dignità del fallimento.
Stoner è un uomo privo di grandi slanci e di autentiche ambizioni, vittima di un difetto di carattere che gli impedisce di difendersi dalle angherie di una moglie che rasenta la crudeltà psicologica e di un collega che impiega le sue energie in un ostracismo senza pari.
Inetto a proteggere ciò che ama si vede sottrarre l’affetto della figlia e vede sfumare la parentesi di felicità con la sola donna con cui sia riuscito ad instaurare un rapporto di affinità elettive e carnali.
L’unico settore per cui riterrà di spendere qualche sforzo a difesa di un ideale è l’insegnamento per il quale seppure tardivamente sviluppa una passione capace di farlo uscire dal suo isolamento.
Un personaggio tetragono, lavoratore indefesso, con una vocazione alla sobrietà e all’inerzia. La sua acquiescenza può suscitare sentimenti di rabbia ma racchiude una punta di eroismo che incanta, l’eroismo misconosciuto della normalità, di chi porta il peso delle delusioni limitandosi ad abbassare le spalle qualche millimetro per volta.
E le ultime parole che l’autore dedica al tormentato rapporto di Stoner con la moglie, aprono uno spiraglio doloroso di tardiva consapevolezza.
Si erano perdonati per il male che si erano fatti l’un l’altra, ed erano rapiti dall’idea di come sarebbe potuta essere la loro vita insieme.
Una prosa asciutta eppure intensa e coinvolgente che trascina il lettore nella pagina scritta, dentro le pareti di una vita spoglia, in cui le aspirazioni accettano di buon grado di essere soffocate dalla quotidiana rassegnazione.
Potrebbe sembrare una lettura amara che mette l’accento sulla monotonia ordinaria di tante esistenze che si somigliano senza lasciare traccia apparente ma pian piano si fa strada la consapevolezza che, al netto dei bilanci e delle occasioni mancate, ogni vita custodisce una straordinarietà cui manca solo un narratore sapiente, quello capace di restituirle lo splendore offuscato talvolta dalla mancanza di coraggio.
Viv
Bellissima recensione che sottoscrivo in pieno. Una vita normale che diventa straordinaria grazie ad un grande narratore. Il libro mi è piaciuto molto.
Come vedi continuo a seguire i tuoi suggerimenti 🙂
Questo libro è stato molto discusso e consigliato da tantissimi. Ora ne sto leggendo un altro super 🙂
Sono molto curiosa!
bello vero? Ricordo però che ad un certo punto il libro prese una piega diversa. come se fosse diviso in due
Non ho avuto questa sensazione, mi cogli impreparata.
Una vita qualunque al centro di un romanzo sicuramente non qualunque, avere la capacità di scrivere una storia speciale attorno ad una vita ordinaria è dimostrazione di sicuro talento, davvero un bel consiglio di lettura e una recensione che pare svelare giusto ciò che è necessario a incuriosire il lettore.
Brava Viv! Bacioni a te e buon pomeriggio!
Un bel libro che potrebbe piacerti 🙂 bacioni
Concordo pienamente con te. Questo libro, ricevuto in regalo l’anno scorso, è godibilissimo nella sua disarmante semplicità. Semplicità che nasconde un’enorme capacità di scrittura.
Da consigliare ai “veri” amanti di libri.
Nicola
Noto dai commenti di essere arrivata buona ultima nella lettura di un romanzo che è già stato ampiamente consigliato, l’avevo in nota da tanto e non mi decidevo, chissà perché…
L’ho amato molto.
Anche io 🙂
L’ho letto anche io Viviana, e credevo di averlo anche commentato sul mio blog, ma evidentemente sono stato preso da grande pigrizia…comunque mi e’ piaciuto parecchio..
Non ricordo in effetti ma ormai ero rimasta l’unica a non averlo letto 🙂
Le tue recensioni hanno la capacità di intrigare alla lettura
Ne sono felice 🙂
Questa recensione è davvero bellissima! Non posso entrare nel merito del libro, di cui ho letto da più parti ma che non ho mai letto, ma è certo che hai una grande capacità di cogliere il nocciolo delle cose e di esprimerlo con grande efficacia!. Davvero bella. 🙂
Alcuni libri appassionano più di altri e anche le recensioni ne traggono beneficio 🙂
come sempre una recensione impeccabile! E mi vien voglia di leggerlo! Buona domenica
Leggilo, leggilo! Bacioni Elena 🙂
Sei l’unica che conosca – a parte Dante – che abbia usato l’aggettivo tetragono 😉
Ottima recensione, ormai sei ultraesperta.
Buona domenica 🙂
Siamo una famiglia strana 😉 dove ogni tanto spunta persino il termine poliorcetica 😀