Paolo Zardi, Il signor Bovary, intermezzi editore
“Si era fatto l’amante in febbraio, mentre sua moglie era al settimo mese della gravidanza e la figlia maggiore aveva finalmente abbandonato il pannolino.”
Un incipit che inchioda alla pagina e prelude ad un romanzo breve in cui il dramma umano della noia e della fuga dal quotidiano scivola in una tragedia dai toni crudi e dai risvolti di greve realismo.
Un linguaggio senza sconti che racconta la passione e mette a nudo l’ebbrezza della trasgressione al suo nascere.
L’ottundimento traveste il senso di colpa con piccole bugie che santificano i sentimenti per la famiglia tradita, l’euforia iniziale si trasforma nel desiderio avido di momenti di normalità negata e l’imprudenza fatale diventa solo questione di tempo.
E fatale non è certo un termine scelto a caso in un racconto in cui lo spettro del castigo -o se preferiamo, dell’assunzione di responsabilità- si palesa a più riprese e si incarna definitivamente nelle sembianze di un vendicatore quasi legittimo, dallo sguardo vacuo e dai modi insopportabilmente cortesi.
Il racconto si legge d’un fiato e brilla per momenti di grande vivezza, uno tra tutti il luciferino godimento dell’uomo probo che per la prima volta sperimenta la propria bassezza e che con una punta di incredulità si compiace di ripetere alla sua immagine riflessa nello specchio del bagno le cinque sillabe che hanno cambiato la sua prospettiva: “Ho un’amante”.
Non un libro sui buoni sentimenti ma un buon libro sui sentimenti e sulle debolezze umane, sulle quali il Fato non manca mai di accanirsi.
Su Grafemi, il blog dell’autore, potete trovare la presentazione del libro.
Viv
Viv, e’ chiaro che ti stai dedicando (anche) ad autori non noti al grande pubblico. Questo poterlo fare, tramite Internet, e’ una delle poche o tante, a seconda del punto di vista, conseguenze della rivoluzione digitale. Il progresso ha i suoi grandi vantaggi, a saperli cogliere! La recensione promette bene, il prezzo e’ ragionevole, mi sa che mi lascio tentare
Non è programmato e non è una missione ma la grande offerta digitale rende talmente facile l’accesso anche ad autori di nicchia che è un peccato non approfittarne. In questi giorni però sono tornata alla nostra amata Irène.
E io trovo molto stimolante che tu presenti nuovi autori, questo libro sembra una chicca e pare mettere in evidenza nella giusta maniera certe debolezze dell’animo umano.
L’autore non potrà che essere contento di questa intrigante presentazione, brava Viv!
Un bacione!
Non so se passa da queste pagine ma il libro è in qualche modo affascinante per la cruda verità dei contenuti. Un bacione carissima
Confermo: sono molto contento di questa presentazione! 🙂
Direi che questa, per chi ha letto e amato l’ “originale”, è una lettura d’obbligo. Complimenti per averla scovata, e raccontata con la solita capacità di incuriosire…
Baci 🙂
Un po’ lontano dall’ “originale” 😉 certo il linguaggio è molto più crudo. Un abbraccio Ale!
Troppo bello il tuo blog! Intelligente incuriosisce bel fatto…nn mi intendo di web ma ti ho messo nei miei preferiti e ti seguiro con interesse.baci kriss
Benvenuta Kriss e grazie!!!
Sì, ne avevo già letto altrove, e ho già conosciuto questo autore con Antropometria. Finirò per acquistare anche questo. 🙂
Antropometria non l’ho ancora letto, è lì sullo scaffale in attesa di ispirazione…questo è rapidissimo e il digitale ormai per me è un must.
Cara Viv, certo che passo di qua! 😉
Grazie per questa recensione – la trovo molto centrata! Ed è un piacere sapere di essere letti da lettori come te…
un abbraccio!
Paolo
È stato un piacere leggerti ed è un piacere ritrovarti qui, tra recensioni e ricami. Buon lavoro!